Il ministro della Difesa Guido Crosetto rassicura sulla situazione mediorientale dopo l’attacco aereo di Israele in Iran.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha commentato il recente attacco aereo condotto da Israele contro obiettivi militari in Iran. Dichiarando che non si prevede una escalation del conflitto.
Durante un’intervista a Rainews, Crosetto ha sottolineato come l’azione militare si sia sviluppata nel contesto di forti pressioni diplomatiche da parte della comunità internazionale, inclusa l’Italia. “Non dovrebbe esserci una escalation che deriva da questo nuovo attacco, avvenuto in questa forma per le pressioni un po’ di tutto il mondo, Italia compresa”, ha affermato il ministro. Ha poi aggiunto che, sebbene l’attacco sia stato un evento critico, si è svolto in condizioni tali da evitare un peggioramento della situazione. “Anche se è difficile usare queste parole, l’attacco aereo è stato nelle condizioni che tutti avrebbero voluto”, ha sottolineato Crosetto.
Crosetto ha ribadito che, nonostante le tensioni, le operazioni militari di Israele sono state condotte con cautela per evitare ripercussioni su larga scala. Israele si trova a fronteggiare numerosi attori nella regione, ma secondo Crosetto, il conflitto non dovrebbe degenerare ulteriormente.
Guido Crosetto: la necessità di un cessate il fuoco a Gaza
Per quanto riguarda la situazione nella Striscia di Gaza, Crosetto ha sottolineato che le operazioni militari contro Hamas da parte di Israele sono terminate da tempo. “È necessario un totale cessate il fuoco in quella zona”, ha dichiarato il ministro, evidenziando come Israele sia consapevole che Hamas è stata sconfitta militarmente. “Sa benissimo Israele che militarmente Hamas è stata sconfitta e la guerra come si è sviluppata finora in quella zona deve e può cessare”, ha aggiunto Crosetto, insistendo che la fine delle ostilità è essenziale per riportare stabilità.
Nonostante la conclusione delle operazioni principali, Crosetto ha ribadito l’importanza di garantire la sicurezza dei civili e favorire il ritorno delle persone sfollate. In particolare, la sua attenzione si è rivolta al Libano, dove la presenza di Hezbollah rappresenta ancora una minaccia per la stabilità della regione.
Il ruolo delle forze UNIFIL in Libano
Crosetto ha anche fatto riferimento alla situazione nel Libano, evidenziando come la presenza delle forze UNIFIL, le forze di pace delle Nazioni Unite. Sia cruciale per il mantenimento della stabilità lungo il confine con Israele. “La loro presenza è ancora rispettata sia dai libanesi sia dalle forze israeliane che sanno benissimo che devono contare in futuro sull’UNIFIL per il mantenimento della pace e della sicurezza in quella zona”, ha concluso Crosetto.